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Le riflessioni di Negri sulla moltitudine come protagonista della rivoluzione affondano le radici nelle riflessioni in carcere su alcuni autori e temi: Spinoza, Giobbe e Leopardi, per meditare dolore, sofferenza, sconfitta, ma anche gioia, potenza, amore. Su questi autori inizia e si sviluppa la riflessione filosofica di Negri meno conosciuta, la sua riflessione etica.
Nel confronto con il libro biblico di Giobbe, anche Negri si chiede come sia possibile il male. Non si può far finta che non esista o che sia risolvibile solo nel al di là. Comunista e materialista radicale, Negre vede in Giobbe chi ha saputo superare le finzioni della teodicea. Giobbe vede Dio, ha una relazione diretta e mette Dio nelle mani degli esseri umani. Per Negri la teologia della liberazione è interessante perché pone il problema della salvezza dell’essere umano in terra, il problema è come soccorrere e salvare i corpi sfruttati in questo mondo e non nel al di là.
L’azione politica va riempita sempre di spiritualità per cercare insieme un comune. Da sempre la passione umana per la libertà e la felicità sono forze che contestano e si oppongono al potere. Di amore si parla soltanto in termini religiosi o erotici, che è concezione assolutamente borghese. Negri propone invece di interpretare l’amore con la cupiditas e il desiderio, e con le idee di Spinoza, il pensatore che ha espresso meglio questa passione: l’amore è una passione umana che costruisce ogni rapporto, fa figliare, fa costruire istituzioni e dà vita a comunità. Passione contraria alla paura, perché è presenza ed è passione contraria allo sfruttamento. L’amore costruisce il comune.
Opere citate nell’intervista:
L’anomalia selvaggia: saggio su potere e potenza in Baruch Spinoza, Milano: Feltrinelli, 1981 [rist. in “Spinoza”, Roma, Derive Approdi, 1998]
Macchina tempo: rompicapi, liberazione, costituzione, Milano: Feltrinelli, 1982
Lenta ginestra: saggio sull’ontologia di Giacomo Leopardi, Milano: SugarCo, 1987 [rist. Milano, Mimesis Eterotopia, 2001]
Il lavoro di Giobbe: il famoso testo biblico come parabola del lavoro umano, Milano: Sugarco, 1990 [rist. Roma, Manifestolibri 2002]
Il potere costituente: saggio sulle alternative del moderno, Milano: SugarCo, 1992 [rist. Roma, Manifestolibri, 2002]
Impero: il nuovo ordine della globalizzazione, (con Michael Hardt) Milano: Rizzoli, 2002
Moltitudine: guerra e democrazia nel nuovo ordine imperiale (con Michael Hardt); trad. a cura di Alessandro Pandolfi Milano: Rizzoli, 2004
Comune: oltre il privato ed il pubblico (con Michael Hardt); trad. a cura di Alessandro Pandolfi, Milano: Rizzoli, 2010